Il Senegal, una delle più affascinanti destinazioni africane. Un viaggio da fare una volta nella vita, ma possibilmente non solo una :-). E’ famoso – tra gli appassionati di raid – per la mitica spiaggia che rappresentava l’arrivo della antica vera Paris-Dakar, e il lago rosa lì nelle immediate vicinanze,

Ma il Senegal, ovviamente, è molto di più. Anzi, la spiaggia e il lago rosa sono diventate oramai benevole “trappole per turisti”, da evitare tranquillamente. Nulla di pericoloso ci mancherebbe, ma insomma un buon posto per essere spennati come giapponesi o americani davanti al Colosseo o in gondola. Ma mentre il Colosseo e una giro in gondola forse possono valere una “rapina”, la famosa spiaggia certamene no. Avete centinana di km di spiagge aggratis, usuali, a pochi km di distanza 🙂

Passiamo quindi alle cose interessanti. Il Senegal, quello delle guide turistiche, è usualmente il Senegal della costa, e quello del fiume Senegal a nord, e di Casamance. Ed è anche comprensibile che sia così, perchè la maggior parte delle “cose da vedere” si trova sulla costa. Ed è per questo che noi vi porteremo all’interno, manco a farlo apposta!

Infatti lasciando la costa (ove passeremo comunque un paio di giorni per ambientarci, magari in zona Salih) in poche decine di km la situazione cambia radicalmente. Infatti mentre la zona costiera è ovviamente sviluppata grazie al turismo e al commercio, la zona interna è indietro di decenni o direi di secoli. Non vorrei dire millenni, ma forse si potrebbe anche dirlo. E’ una esperienza direi unica, che già si può vivere in parte raggiungendo i luoghi più sperduti del nordafrica, ma che nell’Africa nera raggiunge proporzioni molto maggiori. Dico millenni perchè in effetti gli abitanti dell’interno (tribù wolof, peul ma anche Bassari a sud est) vivono praticamente – immagino – come sono sempre vissuti. Magari i ragazzini hanno la Tshirt della Juve o del Barcelona, ma per il resto pare veramente di essere in un’altra epoca. Molto molto lontana. Lo vedrete dalle foto qui sotto.

Nel tour (che ripeto, è personalizzabile) come “proposta base”, una volta lasciata Dakar ove si atterra, raggiungiamo Saly ove se c’è tempo passiamo un paio di giorni per ambientarci e rilassarci. Poi comincia il viaggio vero e proprio, verso la riserva rurale del Ferlo e altre zone interne, completamente prive di turismo e arretrate. Raggiungeremo le zone delle miniere d’oro e poi le zone remote del popolo Bassari, vicino al confine con la Guinea. Poi il ritorno, più veloce (usando strade asfaltate) di nuovo verso Dakar. Questo lungo e avventuroso tour richiede una decina di giorni o meglio due settimane. Il vari pernottamenti sarà necessario usare la propria tendina (o un semplice zanzariera e materassino) e/o degli “hotel” molto umili.

Esperienze più emozionanti e primitive si potrebbero certamente vivere in zone più remote (non so… la foresta di Congo o repubblica Centrafricana) ma organizzare viaggi lì è molto più costoso e specialmente molto più rischioso! Il Senegal invece è tra gli Stati africani più sicuri, la cui popolazione è estremamente ospitale e gentile (il termine teranga, ospitalià sincera potremmo tradurlo, è uno dei pilastri della cultura senegalese…), ed è un luogo molto interessante ove islam, cristianesimo ed animismo riescono a coesistere in modo molto buono, per non dire addirittura buonissimo.

Il viaggio che proponiamo viene realizzato con volo aereo + noleggio di 4×4 o moto in loco, perchè spedire i propri veicoli o moto col container è estremamente costoso, e raggiungere il Senegal via terra e tornare prende tantissimo tempo ed energie (e qualche rischio…). Il programma ovviamente può essere personalizzato in funzione dei vostri desideri, in quanto nessuno ci obbliga a realizzare un viaggio pre-definito.